ATELLA VIVA

Il progetto “Atella viva. Un festival lungo un anno” intende contribuire al rafforzamento della conoscenza dell’attrattività del territorio di Napoli Nord e Caserta Sud a livello italiano ed estero, valorizzandone il patrimonio culturale, artistico, architettonico e storico.

“INTERVENTO CO-FINANZIATO DAL POC CAMPANIA 2014-2020. RIGENERAZIONE URBANA, POLITICHE PER IL TURISMO E LA CULTURA. PROGRAMMA UNITARIO DI PERCORSI TURISTICI DI TIPO CULTURALE, NATURALISTICO ED ENOGASTRONOMICO DI PORTATA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE”

Realizzato dal Comune di Frattamaggiore in partenariato con il Comune di Casandrino, Comune di Frattaminore, Comune di Grumo Nevano, Comune di Sant’Arpino e Rete CSL (Coordinamento per lo Sviluppo Locale).

Il Coordinamento per lo Sviluppo Locale promuove inoltre un modello di cooperazione ed aggregazione tra soggetti pubblici e privati interessati alla realizzazione di iniziative per il miglioramento della qualità e la modernizzazione dell’offerta turistica, capace di infrastrutturare nel tempo il territorio per una feconda collaborazione con il settore privato dell’accoglienza e della ristorazione.
Con il progetto “Atella Viva”, i Comuni e la Rete CSL si impegnano a veicolare e diffondere l’immagine turistico culturale della Campania sia a livello nazionale che internazionale, nell’ambito di una strategia condivisa dalla Regione ed in coerenza con la stessa.

  • MAPPA DIGITALE TURISTICA DEL TERRITORIO.
    Mappa con la presenza dei principali luoghi e beni storici, culturali, architettonici e artistici dei cinque comuni coinvolti nel progetto: Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Casandrino e Sant’Arpino, con la segnalazione delle iniziative culturali e tradizionali.
  • PROGRAMMA DI EVENTI E DI ORGANIZZAZIONE DI ITINERARI.
    Calendario di eventi e nuove iniziative artistiche, culturali utile a coinvolgere i giovani in iniziative con un potenziale, che puntino alla rigenerazione di beni e luoghi da recuperare del patrimonio culturale del territorio, Promuovere e realizzare nuove attività presso tutti i principali beni artistici, architettonici, storici, culturali del territorio. Chiese, Palazzi storici, monumenti, musei e pinacoteche, piazze, diventano location di eventi artistico-culturali, con artisti di chiara fama e giovani talenti del territorio. In questo modo l’attrattività degli eventi diventa opportunità di riaccendere i riflettori su un patrimonio culturale da riscoprire, che ha tutte le potenzialità per una capacità autonoma di attrazione turistica.


Calendario eventi

Gennaio:

16 GENNAIO

A Grumo Nevano
La festività di San Tammaro celebra
il Santo Patrono di Grumo Nevano con numerose iniziative culturali, musicali ed enogastronomiche.

17 GENNAIO

A Frattamaggiore 
Dal XVII secolo è formalmente presente 
il culto di Sant’Antonio abate in Frattamaggiore: nella Chiesa dedicata all’Annunziata e a Sant’Antonio esiste un altare dedicato al santo che è sormontato da una magnifica statua lignea. Intorno alla chiesa ancora oggi

si allestisce una delle più importanti feste regionali dedicate
al santo eremita. enogastronomiche.prolocofrattamaggiore.it/ news/PLF_1_%C3%AC9. pdf

31 GENNAIO

A Frattamaggiore 
Dalla metà ‘800 il culto di San Ciro a Frattamaggiore trovò il suo consolidamento nella Chiesa del Carmine di San Nicola, situata al centro dell’antico casale nell’area ecclesiale sorta in epoca medievale. Ogni anno celebrazioni solenni in nome del Santo.

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Febbraio:

A Frattaminore
Fra sacro e profano-la “Festa della Candelora’’, segna il passaggio dall’inverno alla nuova stagione e che ha assunto poi, in senso strettamente religioso, il simbolo della luce (rappresentata dalle candele che sfilano tradizionalmente in processione) del Cristo bambino presentato al Tempio dalla Vergine Maria viene consegnato nelle mani di San Simeone. La consuetudine vuole che, nel giorno della Candelora, ci si alimenti con i cibi tipici del carnevale: prodotti di norcineria, soprattutto, e i confetti “ricci”, esclusivi del territorio e simbolo della festa. Di sera in piazza Umberto è possibile degustare prodotti tipici di norcineria, ed assistere ad uno spettacolo acustico di intrattenimento musicale.

Marzo:

A Sant' Arpino 
Esso esiste dai primordi della cultura atellana, con le maschere di Bucco, Dossenus e Maccus guidati dall’ingordo Pappus.
Le strade di Sant’Arpino si trasformano in un teatro a cielo aperto, grazie al passaggio dei carri addobbati, ed i visitatori possono divertirsi a ballare al ritmo dei tamburelli, dei zufoli e delle chitarrine suonate dai giovani atellani: e per quelle giornate si vedono, come scrive il Montesano, “ Il ricco e il povero insieme a braccetto, il colto e l’incolto a bere senza schifo dal collo di una stessa bottiglia a cui avevano già bevuto altri, e maschi e femmine liberati per qualche attimo da convenzioni e etichette”. Negli stessi giorni è allestito un programma che contempla diversi linguaggi artistici, articolato in molti appuntamenti tra i quali ricordiamo nella Sala Convegni di Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, si svolge la cerimonia di chiusura e premiazione dei vincitori dei concorsi “La Mascherina più Bella” e “Il costume più bello“. Nella piazza Ten. G. Macrì (già Piazza Umberto I), Il Carnevale dei Bambini” con laboratori creativi delle maschere, set fotografico, musica, intrattenimento, personaggi interattivi, coriandolata e zucchero filato Spettacolo con protagonisti gli alunni dell’I. C. “Rocco – Cav. Cinquegrana” di Sant’Arpino.

A Frattamaggiore 
Organizzato ogni due anni dall’Istituto di Studi Atellani, con il Patrocinio Morale del Comune 
di Frattamaggiore: La location è LAconsiliare del comune in piazza Umberto I. Viene conferito a personalità di rilievo del territorio, che con il loro impegno quotidiano si sono distinte per l’affermazione tra la nostra comunità di quei principi etico – sociali e di quei valori culturali laici e religiosi che partono dalla nostra migliore tradizione. Negli anni scorsi esso è stato conferito ai filosofi Sossio Giametta e Giuseppe Limone, al giornalista Carlo Lubrano e al Nunzio Apostolico Arcivescovo mons. Alessandro D’Errico.

Frattamaggiore 
Sfilata delle maschere di Carnevale organizzata dal Centro Culturale il Cantiere di Frattamaggiore

A Frattamaggiore 
La cooperativa Cantiere Giovani scommette sull’accoglienza 
e propone ogni anno un ricco programma di attività al Centro Culturale Il Cantiere, all’insegna delle contaminazioni culturali e del confronto tra le diversità. "Contaminapoli" è un evento che viene promosso per favorire l’interculturalità attraverso l’arte e la musica internazionale.

8 MARZO

A Frattamaggiore 
Appuntamento annuale con “Donne coi baffi”, presso il Centro Socio Culturale il Cantiere, dove l’arte diventa strumento di confronto e riflessione in occasione della giornata internazionale della donna

Aprile:

A Grumo Nevano 
Fra sacro e profano-la “Festa della Candelora’’, segna il passaggio dall’inverno alla nuova stagione e che ha assunto poi, in senso strettamente religioso, il simbolo della luce (rappresentata dalle candele che sfilano tradizionalmente in processione) del Cristo bambino presentato 
al Tempio dalla Vergine Maria viene consegnato nelle mani di San Simeone. La consuetudine vuole che, nel giorno della Candelora, ci si alimenti con i cibi tipici del carnevale: prodotti di norcineria, soprattutto, e i confetti “ricci”, esclusivi del territorio e simbolo della festa. Di sera in piazza Umberto è possibile degustare prodotti tipici di norcineria, ed assistere ad uno spettacolo acustico di intrattenimento musicale.

A Frattamaggiore 
Sona C’asceta è una tradizionale tragedia sacra rappresentata in piazza a Frattamaggiore. Nel corso di questa manifestazione, alcuni uomini portano sulle proprie spalle le statue della Madonna, diMaria Maddalena e di San Pietro e vanno in cerca della statua di Gesù (anch’essa portata a spalla) senza mai fermarsi. Alla fine della rappresentazione, trovano la statua di Cristo e suonano le campane a festa per richiamare la popolazione in piazza. La mattina della stessa festività pasquale le strade della città sono invase dai fujenti che attraversano la città in processione tra canti e fuochi d’artificio trasportando quadri e stendardi dedicati alla Madonna dell’Arco.

A Sant’Arpino 
La Rassegna Nazionale di Teatro “PulciNellaMente”, 
giunta alla ventiduesima edizione, è ritenuta tra i più importanti e prestigiosi appuntamenti culturali e di Teatro Scuola in Italia. Di anno in anno, il progetto si arricchisce, si complessifica con diverse ed articolate iniziative che gli danno un sempre più visibile respiro nazionale, conferendogli il carattere di un appuntamento irrinunciabile per gli amanti del teatro.

Maggio:

In questo mese aprono le loro porte in Italia castelli, giardini, palazzi, case, gratuitamente per accogliere tutti coloro che vogliono immergersi in luoghi unici della storia e del patrimonio artistico e culturale del territorio. L’iniziativa vede il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’ UNESCO e il Ministero della Cultura.


In Frattamaggiore 
vi è il Palazzo Niglio- Jadicicco , costruito nel Cinquecento nel XVII secolo passò in eredità ai Niglio ... Verso la metà del XVII secolo vi fu una prima ristrutturazione, commissionata dal notaio Carlo Francesco Niglio. Un radicale rifacimento, sia esterno che interno, vi fu nel XVIII secolo e vi sono all’interno le decorazioni parietali ancora esistenti fatte dal Malinconico..
Altre modifiche, riguardanti soprattutto la facciata e la scala
di rappresentanza, vennero apportate negli anni antecedenti all’Unità d’Italia. Il palazzo si presenta, lungo la via Atellana, come una sobria ed elegante costruzione di un solo piano. La facciata è sormontata da un cornicione ornamentale aggettante e ricoperta nel basamento da un semplice bugnato liscio; mentre il piano nobile (come detto sopra, unico piano dell’edificio) presenta delle finestre con balconi, dotati di sporti in pietra, che si alternano. Superato il portale in pietra vesuviana, in seguito a un breve androne, si è nell’ampio cortile, con aiuole di cikas e palme. La dimora è al primo piano.

Giugno:

3 GIUGNO

A Sant’Arpino 
A cura della Parrocchia di S. Elpidio e della Pro Loco di Sant’Arpino vi sono i festeggiamenti della “Madonna della Lettera” sita nell’edicola votiva posta sulla parete dell’ala sinistra del Palazzo Ducale .L’edicola votiva raffigura la Vergine Maria che, seduta in trono, nella mano sinistra tiene una lettera - fanno sapere dalla locale sezione Pro Loco - con una scritta mentre con la mano destra regge Gesù Bambino che a sua volta sostiene il globo del mondo. Il culto della Madonna della Lettera si affermò nel 1716, anno in cui il monaco Gregorio Arena portò a Messina una traduzione dall’arabo della lettera di Maria. La sua presenza a Sant’Arpino è legata all’ultimo proprietario del Palazzo Ducale, il tenente Giuseppe Macrì da Messina.

A Sant’Arpino 
La Sagra del Casatiello è un appuntamento tradizionale con la buona gastronomia e con il folklore locale, che rievoca un’antica usanza della zona secondo la quale gli Atellani in occasione della primavera e della Pasqua facevano tutti una scampagnata dinanzi al monastero di San Francesco di Paola e, in tempi più recenti, anche nell’area attigua il romitorio di San Canione. Nel corso di queste tradizionali feste tra musiche e balli si mangiava il casatiello, particolare pizza della cucina contadina.

A Frattaminore 
Evento sportivo organizzato presso lo stadio ‘’Don Carmine D’Angelo’’, con numerose attività rivolte a bambini e ragazzi dell’area nord di Napoli.

A Frattamaggiore 
Tre giornate dedicate all’associazionismo e alla cooperazione, in cui vengono promossi eventi di musica, 
arte e solidarietà, giochi e laboratori per bambini, presso la Villa Comunale.

Luglio:

A Frattamaggiore 
Il Festival è un appuntamento incentrato su musica, letteratura e recitazione in tutte le loro forme 
e con ospiti d’eccezione. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale Mediterraneo Reading Festival di Frattamaggiore, è un appuntamento annuale che si prefissa di individuare e, soprattutto, valorizzare, tutte le forme d’arte che popolano il territorio. La rassegna ha visto nelle edizioni precedenti la partecipazione di artisti di risonanza nazionale come Francesco Tricarico, Fausto Mesolella (Avion Travel), Mariella Nava, Peppe Lanzetta, Letti Sfatti e tantissimi tanti artisti. Location: presso Centro Sociale Anziani.

Agosto:

ULTIMA DOMENICA DI AGOSTO

A Casandrino 
Festa Patronale di Santa Maria Assunta 
a Casandrino, con la processione l’ultima domenica di agosto della statua, su carro artistico trainato da buoi. La sera del 14 la statua lignea dell’Assunta viene portata in processione per tutte le vie del paese.

16 AGOSTO

A Frattamaggiore

Manifestazioni, processioni, riti religiosi, bancarelle e luminarie che richiamano gli abitanti del territorio atellano. La chiesa di S. Rocco, restaurata circa 4 anni fa, è una chiesa a pianta simil Pantheon con una cupola esteticamente ammirabile.

Settembre:

PRIMA SETTIMANA DI SETTMEBRE

A Grumo Nevano
Il primo giovedi del mese si svolge a Grumo Nevano lo storico incendio al campanile della Basilica di San Tammaro che accoglie numerosi visitatori. L’incendio è il primo evento della festa dedicato a San Tammaro seguito da eventi religiosi, musicali, culturali che si svolgono prevalentemente sul sacrato della Basilica

15/24 SETTEMBRE

A Frattamaggiore 
San Sossio è il 
Santo Patrono di Frattamaggiore Numerose le iniziative enograstronomiche, culturali, musicali e ludiche organizzate ogni anno per le celebrazioni.

Ottobre:

A Frattamaggiore 
Rassegna di musica classica dedicata al grande compositore frattese del Settecento, tra i più importanti della scuola musicale napoletana.

https://www.facebook.com/groups/studiatella-ni/?mibextid=6NoCDW

Novembre:

A Grumo Nevano 
Celebrazione che si svolge nella Parrocchia convento di Santa Caterina con eventi religiosi e culturali nel Chiostro seicentesco.

Dicembre:

A Frattamaggiore 
Rassegna organizzata da Cantiere Giovani di musica e animazione culturale, realizzata 
in collaborazione con le scuole del territorio durante il periodo natalizio, in memoria del frattese Francesco Durante.

Luoghi di interesse

Frattamaggiore:

Sito Web: www.parrocchiasansossio.it/la- basilica-pontificia/

Indirizzo: P.za Umberto I, 1, 80027 Frattamaggiore NA

Telefono: 081 834 4536

La basilica di San Sossio Levita e Martire è il principale luogo di culto cattolico del comune italiano di Frattamaggiore (NA) nella diocesi di Aversa, rappresenta il cuore storico e religioso della città.
La chiesa risale a X secolo nel pieno dello stile romanico su cui è basata la sua forma originale. A costruirla furono i misenati scampati nel IX secolo all’eccidio di Miseno per mano dei saraceni. Rifugiatisi nell’entroterra, allora boscoso, essi formarono intorno alla zona in cui costruirono il tempio i primi insediamenti che diedero vita all’odierna Frattamaggiore. Al suo interno conserva le spoglie di san Sossio Levita e Martire, patrono di Frattamaggiore e quelle di san Severino Abate. Nel 1902 è stata dichiarata monumento nazionale.

Sito web: www.parrocchiasansossio.it/museo-sansossiano-di-arte-sacra/

Indirizzo: Cripta Basilica Pontificia di San Sossio - Piazza Umberto I - 80027

Telefono: 0818352792

Il Museo Sansossiano di Arte Sacra fu istituito il 26 novembre 1996 dalla Parrocchia di San Sossio L. e M., con lo scopo preciso di recuperare le stratificazioni decorative della basilica distrutta dall’incendio del 29 novembre 1945. La storia che il Museo Sansossiano intende raccontare è la storia religiosa, sociale, culturale, economica e politica di Frattamaggiore e dell’area nella quale il centro urbano si colloca. Il Museo fu allestito sin dal suo nascere nella cripta della chiesa di San Sossio. Oggi il Museo è suddiviso in tre sezioni. Nella prima sono raccolti i frammenti dei tre altari del XVIII secolo (altare maggiore, altare del Rosario e altare del Crocifisso) realizzati da Giovan Battista e Giacomo Massotti, famiglia di marmorari napoletani attivi già dagli inizi del XVIII secolo; nella seconda sezione, i frammenti lapidei databili dal XVI al XIX secolo (una mostra di lavabo da sacrestia del XVI secolo, la lastra terragna di un cavaliere togato del XVI secolo, i resti della balaustrata del fonte battesimale del 1809, varie riggiole del XIX secolo); la terza sezione è caratterizzata dalla presenza di varie lapidi con iscrizioni e lastre terragne databili dal XVIII al XX secolo.

Indirizzo: Piazza Umberto I

Il campanile, leggermente distaccato dal corpo della Chiesa di S.Sossio L.e M, è posto sul lato destro rispetto al visitatore che si accinge ad entrare nell’edificio. Di forma rettangolare, in quattro ordini sovrapposti, è sormontato da una cuspide rivestita da mattonelle maiolicate aggiunta in epoca moderna. In cima al campanile fu posta una sfera di rame con placca d’ottone, costruita nel 1919 da Francesco Granata di Frattamaggiore. Dalla Cronica di Hieronimo de Spenis (1523-1605) sappiamo che il corpo di fabbrica fu innalzato nel 1546 e concluso nel 1598, mentre un restauro fu eseguito nel 1728, in seguito al terremoto del 1698 e ai danni causati dalla caduta di un fulmine. Anche in questo caso non sappiamo se, precedentemente alla data del 1546, l’edificio di san Sossio presentasse già un campanile, poi rielaborato in età rinascimentale,
né se quella attuale sia la sua originaria collocazione. Oggi il campanile è ancora caratterizzato dallo stile architettonico del Settecento, sebbene ci siano stati successivi rimaneggiamenti; misura circa 40 metri e presenta tre campane realizzate nel XIX secolo.

Sito web: www.santuarioimmacolata.net/ index.php

Indirizzo: Via Roma, 7

Contatti: santuarioimmacolata@alice.it

Il Santuario dell’Immacolata di Frattamaggiore, come tempio che ammiriamo oggi in tutta la sua grandezza e bellezza, è stato innalzato tra il 1855 ed
il 1866, sul sito della più antica e piccola Chiesa dell’Immacolata e dell’Angelo. La proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, avvenuta nel 1854, ispira la costruzione dell’attuale tempio. L’antica cappella dell’Agnolo, ufficialmente considerata come luogo ormai insufficiente, quale centro della religiosità frattese, spinse il clero e il popolo a sognare e progettare al suo posto un tempio nuovo e più solenne per il culto a Maria. Trascorrono dieci anni difficili, in concomitanza dell’avvento dell’Unità d’Italia, della disfatta dell’antico regime borbonico e della sofferta ricerca della nuova identità e spiritualità cattolica. La statua dell’Immacolata viene trasferita nella Chiesa patronale di San Sossio, insieme con gli altri arredi religiosi. Finalmente l’8 settembre del 1866 il Santuario dedicato a Maria viene benedetto e negli anni successivi diviene luogo di preghiera, di carità, di studi storici e agiografici, sede di incontri teologici, di conversazione edificanti e di esercizio pastorale per gran parte del clero locale. Nel dicembre 1904 si svolge la solenne cerimonia dell’incoronazione della statua della Madonna e il 14 dicembre del 1919, con un decreto pontificio, il Santuario dell’Immacolata di Frattamaggiore aggregato alla Basilica Vaticana.

Il Santuario è un vero punto di riferimento per la cultura civile ed ecclesiastica locale, anche nei periodi in cui si temono le Guerre Mondiali. La vita religiosa e liturgica del Santuario continua ad essere coinvolgente per gran parte della gente, che può vivere in esso quotidiani momenti di solitudine silenziosa ed orante. Nel corso degli anni sono stati fatti diversi lavori: ampliamento della Sacrestia, decorazione in oro dell’interno del tempio, rifacimento della facciata, restauri dell’abside, ecc. Attualmente sono in corso lavori di restauro. L’entusiasmo devozionale non viene mai a mancare ed il Santuario rimane sempre un punto di riferimento importante per la vita religiosa e civile della città.

Sito Web: www.diocesiaversa.it/parrocchia- maria-ss-annunziata-e-s-antonio/

Indirizzo: Piazza Riscatto, Frattamaggiore, Italy

Contatti: 081 1811 2507

Chiesa parrocchiale di M. SS. Annunziata e di Sant’Antonio (sec. XVII) con cappella di S. Michele Arcangelo fatta costruire dal maestro Francesco Durante. L’edificio è dotato di tre navate, con una cupola che sovrasta l’altare maggiore. Il soffitto è a volta decorato con pitture, mentre considerevoli stucchi, con stili sovrapposti, ornano l’intero interno.
La facciata esterna è in stile Classico, con decorazione leggera, ed è affiancata da un campanile che funge anche da torre civica, essendo provvisto di un orologio pubblico.

Link: www.parrocchia-sanrocco.it/

Indirizzo: Via Don Minzoni, 66

Contatti: 081 831 7851

Link: www.monumenti.altervista.org/ frattamaggiore-na-chiesa-s-maria-delle- grazie/

www.iststudiatell.org/rsc/annate_09/ chiesa_s_maria_grazie.pdf

Restaurata nel sec. XIX: porte artistiche in legno del sec. XVII raffiguranti le anime del purgatorio, a Frattamaggiore.

Link: archeologiaindustriale.net/5947_il- linificio-e-canapificio-nazionale-e-lindustria- canapiera-di-frattamaggiore/

Indirizzo: via Vittorio Emanuele

Archeologia industriale in cui nel sec. XIX e nel sec XX si espresse l’imprenditoria frattese tessile e canapiera, a Frattamaggiore

Indirizzo: Str. Bartolomeo Capasso, 80027 Frattamaggiore NA

Indirizzo: Via Biancardi

Contatti: 392 170 6656

Il parco comunale si presenta come luogo ideale per vivere momenti di aggregazione all’aria aperta. La villetta dispone di un’arena dove spesso nella stagione primaverile

ed estiva vengono organizzati spettacoli musicali, teatrali e festival.

Frattaminore:

Indirizzo: Via Marconi, 24, 80020 Frattaminore NA

Telefono: 081 830 6788

Link: parrocchiasanmauriziomartire@gmail.com https://www.facebook.com/parrocchiasanmauriziomartirefrattaminore/

La chiesa è molto antica, formata da un cappellone, che si trova ora a destra dell’altare maggiore, intitolato a S. Maurizio. L’edificio si trova nella piazza spartitraffico all’inizio del paese, piazza denominata proprio S. Maurizio. Essa ha una vistosa facciata, situata alla fine di un viale, in un giardinetto pubblico. In chiesa si accede tramite tre porte; è a tre navate, con la navata centrale di circa 10 metri e le due laterali, che fungono da cappelle, di 4,50 metri. La forma della chiesa è rettangolare, terminante ad abside; l’architettura è di stile neo-classico; la struttura poggia su archi a sesto ribassato, i pilastri sono ricoperti di marmo per metà; la parte restante dell’edificio è decorata con stucchi. Un cornicione separa la parte bassa da quella alta, che riceve luce da alcuni finestroni, elemento fondamentale, essendo la parte bassa molto buia. Il soffitto è a cassettone, dipinto con immagini del Santo guerriero. Il Campanile è a tre piani e si trova nella parte posteriore destra della chiesa. Esso è stato ultimato in epoche diverse. La Casa canonica è costituita da cortile, vani al piano terra e stanze al primo piano. Al piano terra si svolgono le varie attività parrocchiali, mentre il primo piano è abitato dal Parroco.

Indirizzo: Via Umberto, 1

Contatti: 081 836 9426

Link: parrocchiasansimeone@libero.it

Particolare rilevanza artistico-storica l’affresco realizzato - si dice ai tempi delle Crociate - ove è raffigurato Papa Lidebrando (Gregorio VII 1073 - 1085). Dal 1592 è nota l’esistenza della Cappella del SS. Rosario.
La Statua di San Simeone, protettore della Parrocchia, risale al 1648. La funzione annuale del 2 febbraio, prima in chiesa e poi estesa fuori, ebbe inizio il 1713. Il Campanile a 4 piani con cupolino risale agli anni Trenta del Novecento.

Indirizzo: Via Sergente Greco

Il palazzo ducale Carafa-De Rosa di Frattaminore. Al piano terra vi è la cappella del palazzo il cui altare fu spostato nell’attuale Cappella dell’Annunziata in piazza Crispi. Dell’epoca esiste, in piazza Crispi, una tenuta estiva, rifacimento di un probabile castello medioevale del quale è visibile ancora una torre, su via Liguori, oramai inglobata nel palazzo ducale, ed un bastione di torre nel lato nord del palazzo, sulla discesa per la grotta. Attualmente esiste ancora parzialmente il fossato ai due lati del palazzo.

Casandrino:

Indirizzo: Via Michele Praus, 1

Sito web: https://it-it.facebook.com/MadonnaDiCasandrinoOurLadyOfCasandrino/

Contatti: 081 833 2911

La chiesa è menzionata in documenti del secolo XIV secolo, e nei secoli seguenti è stata soggetta a rifacimenti effettuati in da diversi artisti di cui risalta quello effettuato in epoca barocca tra la fine del’600 e l’inizio del ‘700. Essa è ricca di stucchi ornamentali e di volute di pregio. La facciata è disegnata secondo lo stile Settecentesco: nella parte inferiore oltre all’artistico portale si trovano due nicchie in cui sono poste le statue di S. Pietro e S. Paolo, mentre la parte superiore, che si assottiglia fino al timpano, reca un finto portale, quasi simmetrico a quello inferiore, ed una vetrata rettangolare che irradia luce all’interno. L’intero edificio è arricchito e completato da un campanile la cui costruzione fu terminata nel 1769. In essa è conservata la statua cinquecentesca della Madonna Assunta detta la Madonna di Casandrino, di grande pregio artistico.

Dedicata S. Nicola di Bari , è ubicata al corso Carlo Alberto in pieno centro storico . E’ una cappella gentilizia di proprietà della famiglia Silvestre , fondata per volere del capostipite in Italia della famiglia, il generale dell’esercito spagnolo don Nicola Silvestre, il quale originario della città spagnola di Toledo giunse a Napoli nei primi anni del 1600 . Egli la fece erigere nel 1615, destinandola secondo il costume dell’epoca a sepolcro dei membri della famiglia. Il volto del fondatore don Nicola Silvestre è ben visibile in una lastra di marmo ai piedi dell’altare e che chiude la botola d’ingresso della cripta. Egli
è raffigurato sul letto di morte con la testa appoggiata su di un cuscino, vestito con gli abiti tipici dei gentiluomini spagnoli del ‘600. Sull’altare centrale vi è la figura dipinta di San Nicola e nel quadro si possono scorgere con un po’ di attenzione anche la figura di San Carlo Borromeo fondatore dei Seminari per i sacerdoti e quella di San Francesco D’Assisi patrono d’Italia. Più in basso sono rappresentate le figure dei Reali di Spagna Carlo V e della consorte Isabella d’Aviz.

Indirizzo: Via Fratelli Kennedy, 1

Monumento ai caduti della Grande Guerra; sorge al centro della piazza circondato da uno spazio verde decorato da alti pini. E’ costituito da un semplice obelisco marmoreo collocato su un basamento quadrangolare sul quale si trovano le lapidi commemorative con l’elenco dei caduti. Sulla faccia principale l’obelisco è decorato da un’incrostazione in bronzo raffigurante un elmetto collocato su di un gladio ed inserito in un serto floreale con borchie. Nello spazio retrostante all’obelisco è situata una grande mitragliatrice in ferro.

Grumo Nevano:

Indirizzo: Piazza S. Pasquale, 1

Sito Web: www.comune.grumo-nevano.na.it/chiesa-di-santa-caterina

Contatti: 081 8801131

Edificata nel 1589, la chiesa fu annessa al Convento dei Padri Conventuali Barbanti ( detti così per la caratteristica barba ), sostituiti oggi dai Frati Minori. Fin dal 1695 fu oggetto di vari restauri e di abbellimenti pittorici fra cui spiccano la Pala dell’Altare Maggiore, raffigurante l’Apoteosi di Santa Caterina, opera di Luca Giordano, una Immacolata del Solimene ed altri
bei lavori del settecento. Ancor oggi si apprezzano la facciata esterna e l’attiguo bel Chiostro seicentesco. La Chiesa fu elevata a Parrocchia nel 1962.

Indirizzo: Piazza Papa Pio XII, 4

Sito Web: https://www.comune.grumo- nevano.na.it/basilica-pontificia-di-san- tammaro-vescovo

https://m.facebook.com/profile.php?id=1457817954430768

Contatti: 0818331677

Esistente sin dal 1132, la Basilica venne ricostruita alla fine de XVII secolo e terminata ne 1703. Consacrata nel 1737. Dal 1982 è diventata basilica pontificia minore.
Il campanile fu costruito tra il XVIII e XIX secolo. All’interno della basilica l’affresco del pittore Santolo Cirillo “Mose’ che fa scaturire acqua dalla roccia”. L’altare maggiore è sormontato da una tela di Paolo De Matteis risalente al 1706.

Indirizzo: Via S. Vito, 3

Link: https://it-it.facebook.com/ people/Parrocchia-s-Vito-m-Grumo- Nevano/100066817641592/

Contatti: 081 833 7437

Dal 1300 al 1570 la chiesa di Nevano si chiamava Cappellania e fu elevata a Parrocchia nel 1596. La struttura muraria dell’edificio, di stile romanico, pare risalga al 1200. Eretto su un cimitero cristiano, rimase a lungo luogo di sepoltura ed ancor oggi si può visitare l’ipogeo. Dal 1938 l’edificio ha subìto diverse modifiche pur conservando le stesse dimensioni, fino ad essere ingrandito con la creazione della Sagrestia e di nuovi locali di cui possono usufruire i fedeli. Anche l’attiguo campanile, a 4 piani, è in stile romanico.

Casa dove il 10 aprile 1739 nacque Domenico Cirillo, storico botanico e medico famoso in tutto il mondo per le sue opere pubblicate e apprezzate ancor oggi dai più grandi scienziati. Martire della Repubblica Partenopea del 1799.

Palazzo con forme architettoniche in stile liberty del tardo 800 inizio 900 posizionato di fronte alla Basilica di San Tammaro. All’interno un ampio giardino di circa 500 mq appartenente ai principi di Montemiletto oggi della famiglia Landolfo, stupenda location di eventi culturali e musicali.

Statua di bronzo presente in Piazza Cirillo eretta nel 1899 e opera dello scultore Enrico Mossuti appoggiata su base in travertino opera dell’ing. Francesco Cristiano. Busto marmoreo situato nella Casa comunale di via Amendola opera dello scultore.

Sant’Arpino:

Link: https://prolocosantarpino.it/notices/chiesa-santelpidio-vescovo/

Contatti: 081 891 8072

Indirizzo: Via D’Anna, 13

Chiesa S. Elpidio V., ubicata in Piazza Umberto I a Sant’Arpino, fronteggia il Palazzo Ducale. La sua costruzione fu voluta da Alonzo III Sanchez de Luna, con 11 altari e uno maggiore, con splendida balaustra in marmo policromo di stile barocco. Di rilievo: statua lignea di S. Francesco di Paola; statua lignea di S. Maria di Atella; statua lignea di S. Elpidio Vescovo; organo meccanico ottocentesco (opera del Criscuolo). Nell’altare del Buon Consiglio, costruito dai Sanchez de Luna, riposano i corpi dei Santi Prospero e Costanzo ivi traslati da Gennaro Sanchez de Luna.

Link: https://prolocosantarpino.it/notices/chiesa-e-romitorio-san-canione/

Indirizzo: Via San Canione

Antico edificio religioso di difficile datazione, è considerato un oratorio paleocristiano di epoca atellana. Dedicato al Santo di origine pirenaica (292 d.C. circa), sembra essere stato anche la sua tomba fino alla data della traslazione del corpo in Aderenza (779 d.C.). All’interno pregevole statua lignea di S. Canione risalente al sec. XVI.

Link: https://prolocosantarpino.it/notices/ chiesa-san-francesco-di-paola/

Chiesa San Francesco di Paola a Sant’Arpino, parte del complesso monasteriale racchiuso dal 1825, nel recinto cimiteriale situato fuori dall’abitato di S. Arpino, nella località Maddalena. Fatta costruire con l’annesso convento sul finire del 1500 da Alonzo III Sanchez de Luna, sui resti di un antico edificio religioso (probabilmente un tempio romano), fu affidata dal 1593 ai padri Minimi di S. Francesco di Paola, che vi abitarono fino alla soppressione del monastero (1799). Ha una facciata che ricorda lo stile “spagnoleggiante” delle colonie con due minuscoli campanili.


Archivio fotografico e di stampa: